Scopriamo con gli specialisti del cotto Brivio come riconoscere un vero prosciutto cotto Alta Qualità quando si è a fare la spesa.

1) L’aspetto. Un buon prosciutto cotto come prima cosa, si valuta con la vista: non deve avere un aspetto plastico. Quindi, se vedete una fetta che ha una lucentezza quasi eccessiva, che sembra plastica, lucida, non è di Alta Qualità. Un prodotto non di qualità trasmette lucidità di fetta. Il colore principale deve essere invece un rosa tenue più opaco, nè troppo acceso nè troppo lucido, con una marezzatura che si noti.

2) Le fette. Nelle fette si devono distinguere le fese con cui è composto il prosciutto cotto, (fesa, sottofesa, magatello e noce), le linee e la marezzatura, importanti per dare morbidezza alla fetta. Se le fette invece sono dei blocchi rosa uniformi senza venature, senza la noce di grasso in mezzo, senza i distinguo delle fese, non è un prodotto Alta Qualità.

3) L’etichetta. Secondo la classificazione dei prosciutti, introdotta dalla normativa nel 2005, esistono tre classi per il cotto, a cui corrispondono diversi gradi di qualità.

  • Base. Alla base c’è quello che viene chiamato prosciutto cotto “e basta. Dall’aspetto più lucido e ricavato da parti diverse della coscia di maiale, è il cotto “base”. E’ quello che ha la percentuale più alta di umidità
  • Scelto. Il prosciutto cotto scelto, ottenuto da cosce di maiale intere e umidità inferiore.
  • Alta Qualità. Il prosciutto cotto Alta Qualità, possiede un’umidità ancora inferiore rispetto ai primi due e nelle sue fette permette una distinzione chiara delle fasce muscolari. 
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