L’azienda brianzola specializzata nel prosciutto cotto sposa i nuovi trend di mercato e presenzierà a Marca per anticipare le novità 2020

Bio e tracciabilità sono alcuni dei nuovi trend di mercato emergenti che troveranno spazio nell’edizione 2020 di Marca by Bologna Fiere i prossimi 15 e 16 gennaio. Con un salone ad hoc ma anche con storie di aziende e produttori che hanno fatto loro la filosofia dell’innovazione e sono pronti a presentarla in fiera. Come Brivio Salumificio, 42 anni di storia e investimenti costanti in sviluppo, che nel 2020 è pronto a debuttare nella grande distribuzione con un prodotto ad hoc e che sta lavorando a un prosciutto bio con intera filiera tracciabile grazie al Qr Code.

Innovazione, applicata a uno dei prodotti più tradizionali della cucina: il prosciutto cotto. Il “pallino” di unire i due aspetti, che a prima vista potrebbero sembrare in antitesi, il salumificio di Cernusco Lombardone lo ha avuto sempre nel suo dna. A partire dal fondatore, Marcello Brivio (al quale oggi è dedicato un prodotto della linea), che negli anni 80 vide opportunità di mercato nei fast food che cominciavano ad arrivare in Italia. Ma era arrivato perfino troppo presto quella volta. Nei decenni però l’innovazione e l’apertura verso nuovi mercati è sempre stata il segno distintivo dell’azienda, oggi guidata dai figli Nicola e Michele, senza mai snaturare l’anima del prodotto, e la sua qualità.

«Cambiamo spesso i macchinari per avere tecnologie sempre al passo coi tempi. Ma per noi un macchinario efficace non è quello che fa “produrre di più”, ma quello che aiuta a rendere il prodotto sempre migliore dal punto di vista qualitativo. Il resto lo fa il fattore umano, indispensabile. Qui lavorano tutti dipendenti specializzati, ci teniamo molto alla formazione, la macchina deve migliorare prodotti e processi, non produrre di più a tutti i costi» spiega Nicola Brivio, figlio del fondatore e alla guida dell’azienda con il fratello Michele. Investimenti costanti in tecnologia e ricerca prodotto consentono di mantenere alti standard qualitativi in tutto il processo di produzione. Ogni prodotto nasce solo da carni pregiate selezionate e le metodologie di lavorazione sono ancora oggi naturali e basate sulla tradizione, ma anche igienicamente ineccepibili in ogni fase produttiva.

Così, la lunga esperienza arrivata alla seconda generazione senza perdere le sue radici, e investimenti puntuali in innovazione, hanno permesso all’azienda di non restare mai ferma dal punto di vista produttivo e tecnologico, valorizzando sempre le ricette artigianali. Le erbe di Montevecchia, a due passi dallo stabilimento produttivo ad esempio, servono per aromatizzare alcune ricette di prosciutto cotto realizzata in loco dall’azienda. Un’impresa locale, che guarda al globale:

Brivio Salumificio oggi fattura 13 milioni di euro all’anno, producendo circa 1000 prosciutti al giorno, con 22 dipendenti specializzati assunti a contratto a tempo indeterminato. L’azienda si è ampliata investendo in nuove aree di mercato per posizionare il cotto Alta Qualità, e mantiene la vicinanza col territorio impiegando spesso ingredienti locali o producendo salumi di nicchia. Tra le recenti acquisizioni vi sono Corte Parma (specializzata nell’affettato) in partnership con la famiglia Amoretti, e Rostitalia (gamma arrosti) con la famiglia Cribiù. L’edizione 2020 di Marca sarà quella del debutto del brand (attualmente operativo nel normal trade) nella gdo nel settore degli affettati in vaschetta, con un prodotto ad hoc che potrà essere assaggiato in anteprima in fiera.

Fonte: “La Repubblica”

https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/le-storie/2019/12/11/news/fare_innovazione_con_la_tradizione_brivio_salumificio_pronto_a_debuttare_nella_gdo-243188344/

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